Pubblicato il 17 Ottobre 2021
Ecco le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore del Catania, Francesco Baldini, dopo il pareggio di questo pomeriggio in trasferta contro la Virtus Francavilla. Un chiarissimo riferimento alla situazione societaria con la scadenza incombente per il pagamento degli stipendi non è certamente mancato.
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“Secondo me – ha detto il mister rossazzurro – sotto il punto di vista del fare la partita forse il Catania ha fatto qualcosa in più. Faccio i complimenti a Taurino perché è stata una bella partita con due squadre che hanno giocato, che si sono affrontate, che volevano vincere. Sono soddisfatto, in fase di non possesso palla commettiamo ancora qualche errore, ma io a questi ragazzi non posso dire assolutamente niente perché in una situazione complicatissima stanno dando tutto di loro stessi. Questa settimana ci sono venuti a trovare i tifosi, quelli importanti, della curva e hanno capito anche loro che con la loro presenza che questi ragazzi stanno dando veramente tutto. L’area sportiva del Catania, compresi Maurizio Pellegrino, il nostro addetto stampa e Pippo Franchina, stanno sulla barca remando dalla solita parte. Chi non lo sta facendo è la società e ora noi abbiamo bisogno di chiarezza e non di persone che litigano e vanno a fare gli articoli sui giornali tra 26-27 soci il giorno prima della partita. Domani è una giornata importante e ieri l’unica persona che è venuta a dirci qualcosa è stato Nicolosi, ci ha rassicurati, però ora è il momento di salire tutti sulla barca e remare tutti dalla solita parte. In questo momento l’area sportiva sta remando verso una direzione, la società al contrario, quindi è ora che ci dicano come stanno la cose e che mantengano i loro impegni. Poi parliamo degli errori di Baldini o Claiton, ma prima la società deve risolvere i problemi. Domani abbiamo bisogno di salire sulla barca e di remare dalla solita parte, chi fa delle chiacchiere su giornali o trasmissioni sono persone che non ho mai visto e conosciuto. L’unica persona con cui ho parlato è stata Nicolosi, questi ragazzi hanno iniziato il 18 di luglio, non si sono mai fermati, siamo al 18 ottobre, non hanno mai preso un stipendio. Vi garantisco che sono ragazzi che non guadagnano decine di mila euro, ma sono ragazzi che son venuti a Catania senza chiedere quanto avrebbero guadagnato, ma semplicemente per mettersi questa maglia addosso e avere una possibilità importante in una piazza importante e hanno bisogno anche loro di chiarezza. Io sono il responsabile e ho bisogno per la prima volta da quando sono a Catania di dire queste cose. Poi io sono venuto a Catania e ho firmato prima che il Catania iscrivesse al campionato, non sapevo neanche se si iscriveva e quindi le sapevo le difficoltà che c’erano. Non è che le tiro fuori ora che abbiamo fatto due vittorie e un pareggio, le difficoltà le conoscevo, ma pensavo che si remasse tutti dalla solita parte. Così in questo momento non è e questi ragazzi sono il mio orgoglio e quello dell’area sportiva, a prescindere da chi faccia gli errori”.