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Palazzuolo sul Senio: bambino scomparso e ritrovato ora dimesso dall’ospedale pediatrico Meyer (mentre restano alcune domande)

Pubblicato il 24 Giugno, 2021

Nicola, il bimbo di 21 mesi ritrovato vivo ieri nei boschi di Palazzuolo sul Senio, dove era scomparso per quasi due giorni, è stato dimesso stamani dall’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove era stato ricoverato in osservazione. “Il piccolo ha trascorso una notte tranquilla in uno dei letti dedicati all’osservazione breve, all’interno del pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Meyer. Ha riposato insieme alla mamma. Questa mattina, trascorse le 24 ore necessarie per l’osservazione, le sue condizioni sono apparse buone ed è stato quindi dimesso alle ore 10 circa“, scrive il Meyer in una nota. 

Nicola scomparso e ritrovato: restano le domande


Perché se il bimbo scomparso nel Mugello era stato messo a letto indossava i sandali al momento del suo ritrovamento? Com’è possibile che abbia potuto percorrere da solo 4 o 5 chilometri? Perché i cani molecolari che sono passati nella zona del burrone non hanno fiutato la presenza del piccolo? A chi appartengono le tracce di sangue trovate vicino alla porta di ingresso del casolare? E soprattutto perché i genitori hanno aspettato almeno nove ore prima di dare l’allarme e far scattare le ricerche? Il piccolo di 21 mesi è stato ritrovato ieri, intorno alle ore 9, al fondo di una scarpata, con un dislivello di 25 metri, in un bosco della zona del comune di Palazzuolo sul Senio (Firenze), nell’appennino dell’Alto Mugello.
La Procura fiorentina, diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, ha aperto un fascicolo al momento senza indagati e senza indicazione di reato. Ai dubbi dovranno rispondere in primo luogo Leonardo Tanturli, padre, e Pina, madre di Nicola, i genitori che hanno anche un altro figlio di quattro anni. Per i Carabinieri, che conducono le indagini, il bimbo di neanche 2 anni si sarebbe allontanato da solo dal casolare, vagando per i boschi nei pressi della casa, per circa 30 ore. Sarebbero escluse altre ipotesi da parte degli investigatori dell’Arma. Comunque, i militari della compagnia di Borgo San Lorenzo (Firenze), competente territorialmente, agli ordini del comandante, il maggiore Michele Arturo, sta indagando in tutte le direzioni e sta vagliando ogni elemento utile. (fonte: Ansa, Adnkronos)

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