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Capuozzo

Revoca del Premio Ischia a Toni Capuozzo: “Pronto a restituirlo. DHL va bene?” (VIDEO)

Pubblicato il 6 Aprile, 2022

“Pronto a restituirlo. Datemi il tempo di ritrovarlo. DHL va bene ? Chiedo solo piccola rettifica: non erano frasi pro Putin. Pro ricerca della verità, piuttosto”, Toni Capuozzo reagisce così alla richiesta di revoca del Premio Ischia che gli è stato assegnato nel 2011.

L’Associazione eco-culturale “Pan Assoverdi Salvanatura”, organizzatrice del premio giornalistico, dopo le affermazioni dell’ex inviato di guerra durante la trasmissione Quarta Repubblica, ha diffuso il comunicato stampa che pubblichiamo integralmente:

“La sottoscritta associazione eco-culturale “Pan Assoverdi Salvanatura”, riconosciuta, dal 1995, “ente di volontariato”, ai sensi della legge statale 266/1991, L.R. Campania 9/1993, premesso che, nel rispetto del pluralismo democratico, ha sempre nutrito – in passato – sentimenti di stima, ammirazione, simpatia per l’anziano ed esperto giornalista friulano Tony Capuozzo, 73 anni – già inviato di guerra nelle isole Falkland, nella ex Jugoslavia, in Somalia, Afghanistan, ecc. – significa quanto segue.

CONSIDERATO che le gratuite e surreali dichiarazioni (sulla falsariga dei comunicati del Cremino) rese, dall’ex vicedirettore del TG5 – nella serata del 4 aprile 2022, alla trasmissione televisiva, di Rete 4, “Quarta Repubblica”, condotta da Nicola Porro – tese ad ingenerare dubbi sulla strage di Bucha, compiuta dai soldati russi in Ucraina, benché corroborata dall’UE, dai funzionari del Trib. Penale dell’Aja, da decine di testimoni oculari, dai mass media di tutto il mondo e da immagini satellitari, pubblicate dal “New York Times”, hanno provocato l’indignazione dei propri soci e di larghi strati dell’opinione pubblica sull’isola d’Ischia.

RILEVATO che, undici anni fa, il sig. Capuozzo vinse il “Premio Ischia di Giornalismo 2011” (già assegnato a Peter Arnett, Paolo Mieli, Mario Orfeo, Giovanni Floris, Paolo Graldi, Giovanna Botteri, Diego Bianchi, Franca Leosini, ecc.).  Un trofeo destinato a professionisti prestigiosi, i quali hanno sempre onorato i valori deontologici “al servizio della verità oggettiva, della corretta informazione, del progresso civico e socio-culturale della collettività”.

VISTO che le ripetute affermazioni (non verificate, come nel caso dell’eccidio del teatro di Mariupol) di cui sopra – duramente stigmatizzate, in “real time”, dall’ex deputato Daniele Capezzone, anch’egli ospite del programma di Rete4 – creano imbarazzo e sconcerto per la categoria dei giornalisti (se gli ucraini fossero in grado di falsificare immagini così icastiche, meriterebbero il premio Oscar per gli effetti speciali!) e costituiscono un messaggio devastante per le giovani generazioni, che vedevano in Capuozzo “un modello di riferimento di alta credibilità”.

Immediata la solidarietà, oltre che dei numerosissimi estimatori del cronista coi quali Capuozzo ha condiviso comunicato e reazione ironica sui social, di Nicola Porro.

“Incredibile, per questo video attaccano Capuozzo, colpevole di porsi delle domande su Bucha: la richiesta dell’associazione di Ischia”, ha scritto sulla sua pagina Facebook il conduttore Quarta Repubblica su Rete 4, allegando un approfondimento sul suo sito personale intitolato “Bucha, vietato farsi domande. Capuozzo nel mirino”

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