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Rifiuti plastici sotto le dune di sabbia di Marina di Acate: stamattina il sopralluogo delle istituzioni

Pubblicato il 29 Aprile, 2024

Nei giorni scorsi La Capitaneria di porto di Pozzallo e la procura iblea hanno sequestrato 62 mila metri quadrati di arenile ipotizzando un disastro ambientale. Sette chilometri di dune che ricoprono rifiuti plastici a ridosso delle serre tra Marina di Acate e Scoglitti. In tutto quel tratto di costa, sono insistenti, senza soluzione di continuità, delle dune di sabbia, alte fino a 5 metri, che ricoprono del materiale plastico di vario genere, proveniente probabilmente dalle lavorazioni di serricoltura. Presenti anche ingenti quantitativi di rifiuti di vario genere (paletti in cemento, elettrodomestici, carcasse di unità navali).

Stamattina si è svolto un sopralluogo sull’arenile oggetto dell’inquinamento, al quale erano presenti il sindaco Giovanni Di Natale, il responsabile dell’Ufficio Tecnico di Acate Arch. Bellaera, il sindaco di Vittoria Francesco Aiello, il Direttore Generale dell’Assessorato Ambiente dott. Battaglia, il direttore dell’ARPA regionale e i responsabili ARPA provinciale, il comandante della Capitaneria di Porto, il responsabile dell’UTA, i vigili urbani di Acate e Vittoria. Si è convenuto che la regione si farà carico di bonificare la spiaggia non appena l’ARPA regionale redigerà un apposito progetto esecutivo.

Contestualmente la regione affiderà la custodia del monitoraggio della spiaggia al comune di Acate e a quello di Vittoria nei territori di loro competenza, per evitare che dopo la bonifica il fenomeno si possa ripresentare. “Ho dato la disponibilità del nostro comune – ha dichiarato Di Natale – a poter effettuare il monitoraggio del nostro litorale subito dopo la bonifica da parte dell’assessorato ambiente e ad approntare uno studio per la riqualificazione della nostra costa. Nel corso dell’incontro abbia ricevuto i complimenti per la bonifica della foce del drillo e ci è stata preannunciato il sopralluogo del Pres. Musumeci e dell’Assessore Cordaro. Già dalla prossima settimana io e l’Arch. Bellaera chiederemo un incontro a Palermo con l’ass. Cordaro e il dott. Battaglia”.

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