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La giovane ha avuto il coraggio di denunciare.

Stupro di Catania, la giovane coppietta spiata, ripresa e aggredita: i dettagli agghiaccianti dell’orrore

Pubblicato il 6 Febbraio, 2024

Emergono dettagli sempre più inquietanti sullo stupro di gruppo avvenuto pochi giorni fa nel parco di villa Bellini a Catania, dove un gruppo di 7 giovani egiziani ha accerchiato una coppietta: lui, 17 anni, è stato picchiato e minacciato di morte, mentre lei, 13 anni, è stata violentata.

Dal racconto dei due giovani il gruppo di egiziani li avrebbe pedinati e ripresi di nascosto, prima di passare all’azione e mettere in pratica l’odioso piano. Non sarebbe stata casuale dunque l’aggressione in prossimità dell’area adibita ai giochi per bambini dove, quando cala il sole, i genitori preferiscono andare via.

L’aggressione si è verificata intorno alle 19:30 e, benché le due giovani vittime abbiano urlato, nessuno purtroppo le ha sentite.

Seguiti e filmati prima dello stupro

Le due vittime, ascoltate dagli investigatori, hanno rivelato che i loro carnefici prima di procedere alle violenze hanno fatto vedere dei video in cui li pedinavano. Non si esclude quindi l’ipotesi che ci siano dei video che hanno ripreso il momento dello stupro.

I carnefici hanno dunque ripreso i due giovani adolescenti mentre passeggiavano nel parco, quindi potrebbe profilarsi l’accusa di premeditazione. Gli inquirenti ritengono possibile che non si sia trattata di un’aggressione improvvisata, ma addirittura progettata e studiata a tavolino. Sconvolte le persone che conoscevano alcuni degli aggressori, ritenuti da molti bravi ragazzi ben integrati nella comunità.

Le orribili violenze

Il gruppo avrebbe atteso che la coppia arrivasse in una zona isolata, così da poter agire indisturbati. Per evitare che i fidanzatini scappassero li avrebbero accerchiati e a nulla è servito l’offerta da parte della coppia di dare loro tutto ciò che avevano, come smartphone e powerbank.

Il 17enne è stato picchiato e minacciato di morte, mentre la 13enne è stata portata via e trascinata verso i bagni dove si è consumata la violenza. I componenti del gruppo l’avrebbero stuprata a turno e si sarebbero arrampicati dal cubicolo per assistere all’orribile violenza.

Gli inquirenti stanno cercando l’esistenza altri video per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda.

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