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Terrore a San Giovanni a Teduccio: rapina a mano armata, dipendenti in ostaggio (VIDEO)

Non si ferma l’ondata di criminalità tra Napoli e provincia.

Pubblicato il 30 Dicembre, 2021

La sera del 28 dicembre alcuni criminali armati, con il volto occultato, hanno fatto irruzione in un mega-store di San Giovanni a Teduccio. Hanno preso in ostaggio alcuni dipendenti per farsi consegnare l’incasso.

Grandissima paura tra i clienti ed i dipendenti, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Il video è stato consegnato al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Borrelli, che lo ha condiviso sulla sua pagina Facebook.

Solo pochi giorni fa si verificò un’altra rapina, simile nelle dinamiche, ma purtroppo con un epilogo tragico: la morte di Antonio Morione, pescivendolo di Boscoreale.

Lo stesso Borrelli ritorno sull’omicidio del povero Antonio, morto per difendere l’incasso e la sua famiglia durante la rapina: “La morte di Morione non è servita a fermare criminali senza scrupoli per i quali la vita umana non ha alcun valore. Continuano a fare rapine armate a lavoratori onesti creando un clima di paura e rassegnazione inaccettabili.

Quando vengono arrestati le pene sono spesso modeste e se muoiono durante un tentativo di rapina assistiamo a mobilitazioni pubbliche molto superiori a quelle destinate alle vittime con tanto di murales e altarini abusivi a loro dedicati. Questi soggetti, purtroppo, invece di essere emarginati vengono visti, da una parte della società, come simboli, acclamati come super-uomini, considerati modelli da seguire.

Questo è soprattutto evidente sui social, dove la vita criminale è diventa motivo di orgoglio. Ora addirittura certi soggetti si fanno riprendere mentre fanno o simulano rapine con armi. Noi, come dovrebbe essere per tutti, saremo, invece, sempre dalla parte dei veri eroi, delle vittime della criminalità e della gente onesta.

Per tutelare queste categorie, il territorio va presidiato e vigilato costantemente e bisogna assolutamente fermare questa propaganda della criminalità introducendo anche i reato di apologia della camorra”.

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