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l cecchino Wali: "Non sapevo di essere morto"

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Ucraina, il cecchino Wali: “Non sapevo di essere morto”

Voci diffuse sui social, che poi sono state smentite: il cecchino Wali è ancora vivo. Questi è giunto in Ucraina dal Canada per combattere contro i russi. Queste le sue parole, in una videointervista pubblicata dal giornale Toronto Star: “Sono stato l’ultimo a sapere della mia morte. Sono fuori forma, qui in Ucraina c’è gente migliore”.
Nonostante quanto afferma, è considerato uno dei cecchini più bravi del mondo. Era una decina di giorni che era dato per morto:

Pubblicato il 24 Marzo, 2022

Voci diffuse sui social, che poi sono state smentite: il cecchino Wali è ancora vivo. Questi è giunto in Ucraina dal Canada per combattere contro i russi. Queste le sue parole, in una videointervista pubblicata dal giornale Toronto Star: “Sono stato l’ultimo a sapere della mia morte. Sono fuori forma, qui in Ucraina c’è gente migliore”.
Nonostante quanto afferma, è considerato uno dei cecchini più bravi del mondo. Era una decina di giorni che era dato per morto: probabilmente, il messaggio era stato diffuso ad arte dalla propaganda russa o filorussa. La notizia era particolareggiata: Wali sarebbe stato ucciso a Mariupol dall’esercito nemico, 20 minuti dopo essere entrato in azione. C’era anche una foto del corpo: fotomontaggio? Come appare chiaro, Wali non è morto.

Wali: “Decine di messaggi di gente preoccupata sulla mia sorte”

Ha aggiunto: “Non sono mai stato a Mariupol, ho operato nei pressi di di Kiev, alle porte della capitale. Quando sono rientrato dalla missione ho acceso il telefonino e ho trovato decine di messaggi di gente preoccupata sulla mia sorte. Posso dire che sono stato l’ultimo a venire informato della mia morte”.

Chi è Wali

Non conosciamo il vero nome del cecchino. Secondo le informazioni in nostro possesso, si tratta di uno scienziato informatico franco-canadese, che non è nuovo a simili imprese: ha già combattuto nella guerra in Afghanistan, per due volte, nel 2009 e nel 2011. Ha militato nel Royal 22e régiment, reggimento di fanteria dell’esercito canadese. In battaglia, ha tolto la vita a dozzine di nemici.

La Norman Brigade: “Troppa attenzione mediatica attraverso Wali, siamo professionisti del silenzio”

Il (triste) record di uccisioni a distanza più lunga, pari a 3.540 metri, non è però detenuto da Wali, ma dall’unità d’élite JTF-2. Lo ha reso noto dalla Norman Brigade, reparto militare composto da ex militari canadesi e britannici, che aggiunge: “Non abbiamo mai avuto bisogno di tutta questa attenzione mediatica attraverso Wali. Lo abbiamo avvertito più volte che la catena di comando non ha appoggiato le sue azioni con i media. Siamo professionisti del silenzio e non volevamo essere al centro di tutta questa attenzione. Gli abbiamo detto di obbedire alla catena di comando, ma lui vuol fare lo spirito libero. Però qui ci sono altre priorità“.

Wali: “Non ho ancora ucciso nessun russo”

Wali stesso si è espresso in questo modo: “Non sono il migliore del mondo, sono bravo, ma qui in Ucraina c’è gente migliore. Sono stato un programmatore fino a qualche settimana fa e per essere un bravo cecchino hai bisogno di allenarti ogni settimana e io sono un po’ fuori forma. Sono un buon tiratore, non ho ancora ucciso nessun russo, ma ho dato il mio contributo: i cecchini servono anche ad altro, siamo i migliori osservatori e contribuiamo ad aiutare l’intelligence“.

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