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VIDEO – La banda suona brani della Carrà e Cochi e Renato durante la processione. Indignazione e sgomento a Sezze

I fedeli di Sezze non hanno digerito quanto accaduto ieri, domenica 11 Giugno, durante la processione del Corpus Domini, assicurando che la cosa non finisce qui

Pubblicato il 12 Giugno, 2023

Blasfemia. In questo modo molti dei fedeli che hanno preso parte alla processione del Corpus Domini domenica scorsa a Sezze hanno definito quanto accaduto durante l’evento per le vie del paese. Come sentite e vedete anche dal video che vi proponiamo, infatti, la banda musicale che accompagnava il corteo, ad un certo punto, ha iniziato ad intonare canzoni che nulla avevano a che fare con l’evento che si stava celebrando. L’esecuzione di “Canzone intelligente” di Cochi e Renato, oppure di “Tanti auguri” di Raffaella Carrà ha lasciato interdetti i fedeli, che in un primo momento non riuscivano a credere alle proprie orecchie.

Quindi la protesta di qualcuno, per nulla velata, alla quale è susseguito un cambio di spartito con l’esecuzione di canzoni più in tema con l’evento.

Stando ai racconti di alcuni dei partecipanti, pare che alla richiesta di spiegazioni i componenti del gruppo bandistico abbiano risposto che quello è il loro repertorio.

Specifichiamo che non si trattava della banda musicale del paese, diretta dal maestro Antonio Di Raimo, ma di un non meglio identificato gruppo bandistico, scelto dal comitato organizzatore della processione. Anzi, interrogati a riguardo, dalla banda di Sezze ci hanno fatto sapere che avevano dato la propria disponibilità per la partecipazione all’evento ma che poi chi doveva decidere ha fatto scelte diverse.

L’esecuzione dei brani “incriminati” è avvenuta nel tratto tra Porta Pascibella e l’incrocio con via Piagge Marine.

Nonostante la gaffe ed il fatto che non ci fosse servizio d’ordine, visto che Carabinieri e Polizia Locale erano impegnati nei luoghi dove il maltempo ha fatto danni, il corteo formato da diverse decine di persone ha comunque terminato il proprio giro.

In molti, però, hanno garantito che la cosa non finisce qui pronunciando il proposito di scrivere direttamente al Vescovo Crociata.

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