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Catania senza regole: il Comune dimentica la segnaletica sul viale Mario Rapisardi

Pubblicato il 19 Agosto, 2021

E’ una delle arterie principali del capoluogo etneo.

Una di quelle più affollate, più vissute, che collega una delle zone periferiche al centro, da piazza Marconi, poco distante dall’ospedale Garibaldi Nuovo sulla via Palermo, a piazza Santa Maria di Gesù, a due passi da uno degli ingressi principali della Villa Bellini.

Un viale che, dopo averlo fatto riasfaltare da chi lo ha più volte scavato per lavori pubblici, è stato lasciato privo di segnaletica orizzontale.

A parte una, una soltanto…

Quella che evidenziamo pure con la foto. Le strisce blu sono state repentinamente rispristinate. Amministrazione comunale a due velocità. Quella brillante della Sostare, la società che dal primo luglio scorso si è fusa con l’Amt (l’Azienda municipale trasporti), dando vita alla Amts, rapida nel delimitare le zone di parcheggio a pagamento sul viale, e quella del settore che si occupa di urbanistica, viabilità, incredibilmente inerte.

E anche, aggiungiamo, pericolosamente. Perché il rischio di incidenti per pedoni e mezzi si è amplificato, visto che l’assenza di segnaletica stimola l’arbitrarietà di chi già non è un campione di rispetto del codice della strada.

Ci chiediamo, infine: qualora dovessero verificarsi dei sinistri su una strada che il Comune non ha provveduto a rendere praticabile con l’obbligatoria, indispensabile segnaletica, creando confusione e rischio di distrazioni, chi pagherebbe?

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