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Scandalo Ast: “Nello Musumeci deve fare subito chiarezza”

Pubblicato il 22 Febbraio, 2022

“Quello di Ast è un sistema marcio che abbiamo sempre denunciato, dimostrando la mancanza di trasparenza negli appalti banditi dalla società. Un sistema malato e corrotto, su cui il Governo Regionale, Nello Musumeci e gli assessorati competenti, avvisati ripetutamente dagli atti da me trasmessi, devono fare urgente chiarezza assumendosene la corresponsabilità dei fatti oggi emersi”. Così il deputato regionale siciliano del M5S Luigi Sunseri.

Un arrestato e altri 15 indagati: sono i numeri dello scandalo che ha investito l’Azienda Siciliana Trasporti, società interamente partecipata della Regione Siciliana. Le accuse dei finanzieri di Palermo sono corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica in atto pubblico, frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Ai domiciliari è finito Andrea Ugo Enrico Fiduccia, 71 anni, nato a Marineo, direttore generale dell’Ast. A otto sono state notificate la sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio e il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno, fra i quali l’ex presidente, il 51enne catanese Gaetano Tafuri, interdetto per un anno dai pubblici uffici.

Secondo la guardia di finanza la gestione societaria dei vertici dell’azienda sarebbe stata “superficiale e privatistica”.

La dirigenza dell’Ast avrebbero violato inoltre le norme sulla trasparenza pubblica con la complicità di alcuni imprenditori, turbando diverse procedure di appalto come quelle sull’acquisto di pneumatici, a danno di altri possibili fornitori, sull’approvvigionamento di autobus aziendali, attraverso il ricorso alla procedura negoziata, sull’affidamento del servizio di revisore contabile e sulla fornitura di servizi per le fasi di startup di una compagnia aerea. 

In questi anni sono decine le audizioni richieste in commissione bilancio, gli atti parlamentari e le note ufficiali trasmesse agli assessori Falcone e Armao, portando alla loro attenzione attività poco trasparenti della società. Proprio con l’ultima nota, del 4 Febbraio, chiedevo risposte sulla legittimità della nomina a direttore generale di Ugo Fiduccia, – denuncia Sunseri – L’Ast, in questi anni si è comportata come una società pubblica quando pretendeva i contributi e come una ditta privata quando doveva assumere figure professionali. Ho sempre segnalato il ricorso abusivo alla somministrazione di lavoro, comune anche ad altre società regionali, in quanto le assunzioni sono state influenzate più da logiche di natura politica che dalle effettive necessità dell’azienda stessa. Ricordo che a fine 2018, Ast su un totale di 40 autisti assunti, 10 di loro provenivano dal Comune di Marineo, lo stesso del direttore generale, Ugo Fiduccia. L’esposto allora finì in Procura. Ast è indebitata per cifre milionarie con banche, fornitori, Inps per un totale di circa 81 milioni di euro. L’ex Presidente di Ast Tafuri “per alleggerire i costi del personale” decise di nominare se stesso alla guida della controllata, Ast Aeroservizi, che oggi controlla lo scalo di Lampedusa, con la conseguenza che in capo ad un unico soggetto confluivano simultaneamente il ruolo sia di controllante che di controllore. Una follia”.

L’ELENCO DEGLI INDAGATI

Interdizione di pubblico ufficio per 12 mesi per

Felice Maria Genovese, 53 anni, messinese, revisore contabile del bilancio Ast

Giuseppe Carollo, 62 anni, palermitano, componente ufficio legale e affari generali di Ast

Divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per 12 mesi per

Alessio Porzi, 62 anni, nato a Perugia, amministratore di fatto della società Porzimark srls di Cannara (Pg)

Alberto Carrotta, 68 anni, nato ad Ascoli Piceno, amministratore di fatto della società Officine del turismo srl, poi ALC 14 srl di Palermo

Massimo Albanese, 46 anni, palermitano, referente della società Officine del turismo srl (poi ALC 14 srl) di Palermo

Mario Salbitani, 37 anni, nato a Melfi, referente della società IN.HR. Agenzia per il lavoro srl di Potenza

Giuseppe Telesca, 46 anni, nato a Potenza, referente della società IN.HR. Agenzia per il lavoro srl di Potenza

Nell’inchiesta altri sette indagati

Giovanni Amico, 52 anni, nato ad Agrigento

Teresa Salamone, 48 anni, palermitana

Giovanna Monteleone, nata a Bra, 48 anni

Beatrice Manno, palermitana, 44 anni

Teresa Maniscalco, 48 anni, palermitana

Orsola Porretto, palermitana, 57 anni

Salvatore Porretto, palermitano, 63 anni

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