Pubblicato il 22 Ottobre 2021
Appuntamento domani sabato 23 ottobre, alle ore 16 alla Geotrans (Strada VI Zona Industriale 4, Blocco Giancata) l’azienda confiscata alla mafia e poi divenuta cooperativa, per la manifestazione indetta da Cgil Catania e dal Coordinamento Libera Catania in occasione della Giornata mondiale contro la povertà. Anche Catania, dunque, aderisce alla “mobilitazione nazionale diffusa” promossa dalla Rete dei Numeri Pari per i Diritti e la Giustizia Sociale.
All’ iniziativa (che avrebbe dovuto tenersi il 16 ottobre, il giorno prima della ricorrenza nazionale, ma spostata a seguito dei disordini no vax a Roma), hanno aderito associazioni operanti nel terzo settore e cioè Arcigay, Memoria e Futuro, Antico Corso, Giustizia per la Costituzione, Rete delle fattorie sociali, Sunia, Udu, Udi, Rete degli studenti medi, Emergency, Anpi, Sham Officine, Arbor.
“A un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia l’Istat ha registrato un ulteriore aumento delle disuguaglianze e della povertà assoluta nel nostro Paese – si legge nel documento nazionale –. La povertà assoluta torna a crescere coinvolgendo la cifra record di 2,6 milioni di famiglie, 5,6 milioni di persone di cui 1,3 milioni di minori. Nel complesso la povertà assoluta colpisce il 9,4% della popolazione, contro il 7,7% del 2019, raggiungendo così il livello più elevato dal 2005, anno di inizio delle serie storiche. (…) Non è andato tutto bene, come ci è stato raccontato”.
Per la segretaria confederale della Cgil, Rosaria Leonardi, per Pina Palella, responsabile Dipartimento Legalità Cgil e per Dario Montana del direttivo di Libera: “Nelle periferie o nei quartieri a rischio delle nostre città, il’ welfare mafioso’ è cresciuto e la zona grigia di lavoro nero, illegalità ha chiuso nella propria morsa le categorie socialmente più deboli, e tra questi anche i minori. Sono infatti cresciuti anche i dati a Catania della dispersione scolastica. Occorre una forte politica di interventi nazionale ed internazionale, che utilizzi le somme del Pnrr per eliminare i divari sociali e creare occupazione e condizioni di vita dignitose. Togliendo alle mafie il predominio sulla povertà”.
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