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Cavalli di ritorno

“Cavalli di ritorno” a Nola, scoperto un enorme giro di auto rubate (VIDEO)

Con la tecnica dei “cavalli di ritorno” chiedono cifre tra 250 e 2.500 euro per restituire le auto rubate. Arrestate due persone per furto e ricettazione.

Pubblicato il 30 Giugno 2020

In mattinata i carabinieri della Stazione di San Vitaliano, su indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, hanno arrestato due indagati e sottoposto a misura di custodia cautelare altre due persone, per le quali è scattato anche il divieto di dimora nel Comune di Nola.

Tra novembre 2019 e marzo 2020 le 4 persone fermate, col cosiddetto metodo dei “cavalli di ritorno”, chiedevano alle vittime una cifra compresa tra le 250 ed i 2.500 euro per restituire le vetture rubate. Grazie ad un’intensa attività investigativa i militari hanno fotografato, pedinato e monitorato le utenze ed acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza inchiodando gli indagati.

I malviventi mettevano a segno furti in tempi record, nella pubblica via o nei parcheggi del centro commerciale Vulcano Buono, ed occultavano le auto con l’aiuto di altri soggetti.

L’indagine è stata chiamata “Hi Tech Thieves”, poiché i furti erano caratterizzata da un elevato livello di tecnologia grazie all’utilizzo di centraline clonate che consentivano di duplicare perfettamente i sistemi elettronici di accensione dei mezzi in appena 60 secondi.

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