Pubblicato il 5 Aprile, 2024
Solo pochi giorni fa Diletta Leotta è stata presa di mira dai giornali londinesi, accusata di aver rilasciato un’intervista choc ai media italiani. Cosa avrebbe detto di così scioccante la bella giornalista? Ha detto che Newcastle, dove gioca il compagno Loris Karius, è una città difficile da raggiungere dall’Italia, poiché è necessario almeno uno scala, inoltre si è augurata che lo stesso portiere possa trovare una sistemazione in Italia per poter passare più tempo con lui.
Evidentemente al di fuori dell’Italia non ha molta fortuna poiché la stessa Leotta a Radio 105, dove lavora come speaker, ha raccontato una disavventura che ha vissuto insieme al compagno Karius al Berghain, un noto club techno della Germania, che l’ha “rimbalzata” senza troppi timori reverenziali.
Diletta Leotta rimbalzata all’ingresso
Per capire cos’è successo proviamo a creare un po’ di contesto. Il Berghain è uno dei night club più famosi al mondo, dove l’ingresso è rigidamente selezionato. Per entrare è previsto un dress code sobrio, che impone un outfit non troppo sgargiante o vistoso.
Come ha spiegato Diletta Leotta, che in tv recentemente ha annunciato il suo matrimonio con Loris Karius, si è presentata con un cappotto giallo “peloso” molto sgargiante, un outfit totalmente sbagliato per un locale così esclusivo.
Ha spiegato che le ragazze di solito hanno più chance di entrare ma, pur avendo sfoderato il suo più brillante sorriso, i buttafuori non hanno ceduto al suo fascino e le hanno impedito di entrare. Inoltre, come ha spiegato la giornalista, i buttafuori hanno anche riso quando l’hanno “rimbalzata”, aggiungendo il danno alla beffa.
Una situazione imbarazzante per la Leotta, che è andata subito via insieme a Loris Karius perché, come ha spiegato, “lì quando dicono no è no”. Infine, per concludere il racconto di questa piccola disavventura, ha commentato laconicamente: “Non mi hanno mai rimbalzato in una maniera così brutta”. Sicuramente la prossima volta sceglierà con più attenzione il suo outfit, soprattutto per locali così esclusivi e rigidi in fatto di dress code.
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