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Donna pontina trova un vecchio buono postale da migliaia di euro. La battaglia legale per avere il rimborso

La scoperta è stata fatta dalla signora Paola, di Aprilia, in una vecchia casa di famiglia. Il buono, emesso nel 1954, vale più di 87mila euro ma ora bisognerà incassarlo…

Pubblicato il 27 Giugno, 2023

La signora Paola G., residente ad Aprilia in provincia di Latina, ha fatto una scoperta sorprendente che potrebbe portarle un notevole beneficio finanziario. Nel corso di una visita nella soffitta della sua casa di famiglia a Padula, in provincia di Salerno, ha rinvenuto un Buono Postale Fruttifero (BPF) datato 1954, emesso in occasione del suo battesimo, del valore nominale di 5000 lire.

Dopo aver consultato un consulente specializzato, è emerso che il BPF potrebbe fruttarle un rimborso notevole. Tenendo conto della rivalutazione, degli interessi legali e della capitalizzazione, si stima che la somma dovuta, dalla data di emissione al momento del ritrovamento, ammonti a 87.300,00 euro.

La sig.ra Paola G. ha quindi deciso di affidare il caso all’Associazione Giustitalia, un’organizzazione che si occupa del recupero di buoni postali e titoli di Stato a livello nazionale ed internazionale (www.associazionegiustitalia.it). L’Associazione agirà legalmente presso le Poste italiane e il Ministero delle Finanze, entrambi responsabili solidalmente per l’adempimento dei debiti, anche quelli precedenti all’avvento della Repubblica Italiana. Questo obbligo si estende sia ai titoli di Stato emessi durante la Repubblica Italiana che a quelli emessi durante il Regno d’Italia.

È importante notare che l’interesse per il recupero di titoli “antichi” è diffuso in Italia, dove sono ancora presenti circa 10 milioni di titoli di credito non riscossi, tra cui buoni postali, libretti bancari e Bot. Tuttavia, spesso vi è disinformazione sulle modalità di pagamento da parte degli enti competenti.

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