« Torna indietro

Duplice omicidio di Cisterna: Renèe poteva salvarsi se Sodano non l’avesse finita

Secondo quanti ricostruito dalla Scientifica, Renée, non è morta immediatamente dopo essere stata colpita, e stava tentando di rialzarsi e fuggire quando Sodano le ha inferto il colpo di grazia

Pubblicato il 27 Febbraio, 2024

Le indagini delle forze dell’ordine sul duplice omicidio di Cisterna, che ha visto il finanziere Christian Sodano sparare, con la pistola di ordinanza, contro la madre e la sorella della ex fidanzata, hanno portato alla luce nuovi particolari circa la dinamica del tragico evento.

Le nuove informazioni emerse dall’indagine della Polizia Scientifica, come riportato dal Corriere della Sera, gettano una luce ancora più oscura sull’evento. Nonostante quanto affermato da Sodano, che ha detto di aver ucciso la giovane Renèe come gesto di pietà per evitarle ulteriori sofferenze, la realtà sarebbe ben diversa. La ricostruzione degli eventi suggerisce che Nicoletta Zomparelli, 46 anni, sia stata la prima vittima, avendo cercato invano di difendersi dall’assassino. La sua figlia Renée, 19 anni, non è morta immediatamente dopo essere stata colpita, e secondo gli inquirenti, stava tentando di rialzarsi e fuggire quando Sodano le ha inferto il colpo di grazia.

Questo nuovo dettaglio smentisce la narrazione di Sodano e sottolinea la premeditazione e la crudeltà dei suoi atti, distanti dall’essere un gesto di compassione. Il caso ha sollevato nuovamente interrogativi sul tema della violenza domestica e del femminicidio, evidenziando la necessità di maggiore attenzione e interventi preventivi in queste situazioni drammatiche.

About Post Author