Pubblicato il 19 Novembre 2021
Riforma della Bonifica e della Forestazione e lotta al caporalato. Sono le sfide che si pone la segreteria della Fai Cisl di Catania, riconfermata al termine del VII congresso territoriale della federazione che associa i lavoratori agro-alimentari e forestali. Alla guida della federazione è stato confermato Alfio Turrisi, come segretario generale; Deborah Pastore e Franco Amato, come segretari territoriali.
L’elezione si è tenuta ieri, allo Sport Hotel Torre del Grifo, alla presenza di Mohamed Saady, segretario nazionale Fai Cisl; Adolfo Scotti, segretario generale Fai Cisl Sicilia, e Maurizio Attanasio, segretario generale Cisl Catania.
“Ci sono lavoratori del Consorzio di Bonifica che attendono da anni il riordino del settore – ribadisce Turrisi – incalzeremo la politica regionale perché metta mano seriamente alla riforma che dia risposte non solo ai lavoratori stessi, ma anche all’intero comparto agricolo da cui dipende occupazione e sviluppo. La Forestazione è un altro settore che attende da anni una riforma soddisfacente, ma il disegno di legge che ci è stato proposto non lo abbiamo condiviso e ne abbiamo chiesto sostanziali modifiche attraverso degli emendamenti. Pare, infatti, che il governo regionale voglia quasi snaturare il settore, non c’è rinnovamento, manca l’ingresso di forze giovani”.
L’altra sfida è la lotta al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori agricoli, specie se immigrati.
“Nel nostro territorio – sottolinea Turrisi – registriamo ancora tanti casi di sottosalario e violenze sul luogo di lavoro. Nelle periferie di tanti centri anche del Catanese, ci sono ancora ghetti, baraccopoli, condizioni che abbiamo sempre denunciato. Ci proponiamo, assieme alle istituzioni, di realizzare percorsi di integrazione perché tali lavoratori possano lavorare e vivere meglio”.
Da Attanasio è arrivata la sollecitazione a “inchiodare la politica regionale alla responsabilità della programmazione“ in riferimento specialmente ai danni dovuti ai recenti e drammatici eventi meteorologici che stanno assumendo sempre più carattere di periodicità. Nelle conclusioni, Saady ha sottolineato che “il settore agricolo ha bisogno di una strategia diversa rispetto al passato e va fornito di strumenti adeguati per poter utilizzare al meglio le opportunità offerte dal Pnrr. Con la nostra stagione congressuale, anche a Catania, stiamo tracciando le linee guida e mettendo in campo proposte mirate che diano una spinta all’economia e all’occupazione per far uscire dalla precarietà i territori“.