Pubblicato il 28 Settembre 2020
Agli ex studenti dell’Università di Catania i premi di operosità scientifica a Giovani ricercatori
Eugenia Naselli e Andrea Cordaro, ex studenti del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania, hanno ricevuto nei giorni scorsi i Premi di operosità scientifica a Giovani Ricercatori in occasione della cerimonia inaugurale del 106° Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica che quest’anno si è svolto in via telematica.
A Eugenia Naselli, dottoranda in Physics al DFA e associata ai Laboratori Nazionali del Sud-INFN, è stato conferito il premio “Ida Ortalli”, mentre a Andrea Cordaro, ex allievo della Scuola Superiore di Catania e attualmente dottorando all’Istituto di ricerca “AMOLF” ad Amsterdam, il premio “Piero Brovetto”.
Entrambi sono ex studenti del dipartimento di Fisica e Astronomia dove hanno conseguito la laurea triennale in Fisica e magistrale in Physics.
Il Premio “Ida Ortalli” a Eugenia Naselli
Il premio, intitolato alla docente Ida Ortalli, consigliere della Società Italiana di Fisica dal 1983 al 1994, primo consigliere donna nella storia della SIF, e rivolto ai giovani laureati in Fisica dopo maggio 2017, è stato conferito alla dott.ssa Naselli sulla base del curriculum vitae e dell’attività di ricerca svolta.
“Una ricerca – spiega la dott.ssa Naselli – volta alla caratterizzazione di plasmi eccitati da microonde in trappole magnetiche compatte mediante un innovativo sistema “multi-diagnostics” per studi multidisciplinari”.
La ricercatrice ha effettuato anche una campagna sperimentale nei laboratori ATOMKI in Ungheria dove ha sviluppato appositi algoritmi di analisi per Spettroscopia Temporalmente/Spazialmente-Risolta ad alta risoluzione della radiazione auto-emessa dal plasma. I risultati sono stati presentati anche in occasione della terza edizione della European Conference of Plasma Diagnostic di Lisbona e sono stati pubblicati in peer reviewed papers.
“Il ruolo dell’Università di Catania nel mio percorso formativo e nella mia carriera è stato determinante – racconta la dott.ssa Naselli -, non solo per i corsi, altamente formativi, ma anche e soprattutto per le opportunità di crescita formativa fornite, come le esperienze all’estero all’Ohio State University durante il primo anno del corso Magistrale e le attività sperimentali in diversi enti di ricerca, in particolare ai LNS-INFN in cui ho svolto la tesi magistrale e di dottorato. Proprio la sinergia tra l’ateneo e gli enti di ricerca fornisce un valore aggiunto alla formazione dello studente”.
Il Premio “Piero Brovetto” ad Andrea Cordaro
Il premio dedicato all’importante figura di Piero Brovetto nella evoluzione della Fisica, grazie al contributo della moglie Vera Maxia, è rivolto a giovani laureati in Fisica dopo il 1° gennaio 2017 con una tesi di Fisica Sperimentale della Materia ed è stato assegnato a Andrea Cordaro “per essersi distinto con i suoi studi nel campo della fotonica e della nanofabbricazione di metamateriali”.
Allievo della Scuola Superiore di Catania, il dott. Cordaro ha lavorato nel gruppo del prof. Francesco Priolo concentrando le attività di ricerca sulla Plasmonica e ha sviluppato un progetto per la tesi del master in Fisica della materia condotto nel gruppo del prof. Mark Brongersma alla Stanford University.
“Ho studiato e realizzato sperimentalmente metasuperfici, array periodici di nano-strutture le cui dimensioni e periodi sono piccoli rispetto alla lunghezza d’onda di illuminazione che minimizzano la riflessione di una superficie combinando le risonanze Mie e Fabry-Pérot – spiega il dott. Cordaro -. In collaborazione con il gruppo del prof. Andrea Alù (UT Austin negli Stati Uniti) ho progettato e realizzato metasuperfici basate su nano-strutture di silicio con una funzione di trasferimento opportunamente ingegnerizzata per eseguire operazioni matematiche su un’immagine in ingresso, consentendo, ad esempio, il rilevamento dei bordi in un’immagine. Un’operazione alla base di moltissime applicazioni di realtà aumentata e più in generale di computer vision. Ultimamente ho collaborato anche con il gruppo del Prof. Nader Engheta dell’University of Pennsylvania negli Stati Uniti”.