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Villabate, accoltella e uccide la compagna per gelosia, poi si toglie la vita

Patinella non accettava la separazione con la compagna.

Pubblicato il 26 Aprile, 2024

Una tragedia è avvenuta a Villabate, nel Palermitano, e la vittima è una donna di 46 anni, Giovanna Bonsignore, che è stata uccisa dal compagno 41enne Salvatore Patinella.

Una separazione non accettata

Patinella dopo averla uccisa si è tolto la vita e il fattaccio si è consumato tutto in via Giovanna D’Arco. Il movente sarebbe da ricercare nel fatto che lui non accettava la separazione in corso con la compagna. Così prima avrebbe cominciato a insultarla e in seguito avrebbe estratto il coltello per ucciderla, un’arma che ha utilizzato poi pure per togliere la vita a sé stesso. Inutile se non per ricostruire i dettagli della vicenda l’arrivo dei Carabinieri della Compagnia di Misilmeri, dei sanitari del 118 e dei Vigili del Fuoco.

L’arrivo delle forze dell’ordine

Patinella ha ucciso la compagna nell’appartamento di lei a Villabate e a segnalare il tutto alle forze dell’ordine alcuni amici e conoscenti della coppia. Grazie ai Vigili del Fuoco si è potuto accedere all’appartamento per ritrovare i due corpi senza vita. L’omicidio è avvenuto dopo che lui era andato a trovarla per motivi ancora in fase di accertamento, ma a scatenare le segnalazioni da parte di coloro che li conoscevano è stato un post di Facebook con il quale l’uomo ha annunciato il tutto.

Il post su Facebook

Sul post di Facebook Patinella ha scritto prima di compiere il delitto: Chiedo in ginocchio umilmente scusa a DIO e a Carlotta, sei stata come una figlia per me, per il dolore atroce che purtroppo, non avrei mai immaginato di recarti, ma è lo stesso dolore che io sto provando da un mese circa, non riesco più a dormire, più a mangiare, consapevole che l’avrei provato per tutta la vita, arrivando alla follia, senza mai darmi una spiegazione per la perdita: del MIO UNICO AMORE MERAVIGLIOSO TESORO MIO GIOVANNA, LA MIA PRINCIPESSA, IL MIO UNIVERSO, IL MIO TUTTO , di te Carlotta cresciuta come una figlia, della mia casa, eravate la MIA FAMIGLIA. Chiedo SCUSA ai miei genitori, alle nostre famiglie, alle sorelle e fratelli, ai nipoti, ma non di meno ai mie compari, per me come fratelli, persone uniche, meravigliose e speciali e a tutte le persone che ci hanno voluto bene, nonostante il gesto atroce che io sto per compiere”.

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