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Operazione “Numero Verde”, finti operatori bancari prosciugavano i conti delle vittime. 7 arresti a Torre del Greco (VIDEO)

Reperivano dati personali tramite il phishing bancario e svuotavano i conti agli sportelli.

Pubblicato il 25 Maggio, 2021

La Polizia di Stato, dopo una lunga e complessa indagine, ha arrestato 7 persone, tutte residenti a Torre del Greco, gravemente indiziate di reati di frode informatica e di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di tali frodi. Al momento sono stati sequestrati 94.700,00 euro, denaro introitato indebitamente a seguito di azioni illegali.

Gli arrestati, appartenenti ad una sodalizio criminale di Torre del Greco, operavano su tutto il territorio nazionale. Erano dediti al phishing bancario di ultima generazione, reperendo dati personali e poi prelevando il denaro presso gli sportelli ATM nella città di Napoli.

L’indagine nasce, quasi per caso, dopo il controllo operato su strada nei confronti di un indagato, trovato in possesso di un gioiello di valore acquistato online con i proventi di una frode. Da qui sono così partiti ulteriori accertamenti che hanno evidenziato un quadro criminale molto più ampio.

L’attività investigativa del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni ha ricostruito il “modus operandi” degli indagati, delineando uno scenario esteso del fenomeno e individuando diverse vittime su tutto il territorio nazionale.

I truffatori avevano messo in piedi una struttura criminale molto complessa, sia da un punto di vista organizzativo che tecnologico. Dopo essersi procurati liste di numeri telefonici di ignari destinatari della frode online phishing, inviavano agli stessi sms seguiti da una telefonata effettuata da falsi operatori bancari.

Le attività investigative hanno consentito di registrare le azioni criminose degli indagati. Tali frodi, perpetrate attraverso lo “smishing-vishing”, consistono nel ricevere comunicazioni che sembrano provenire dalla propria banca, che invitano l’utente ad accedere al conto online mediante un web-link.

Lo smishing è una frode molto subdola, poiché gli sms sembrano molto somiglianti a quelli generalmente inviati dalla propria banca. Il cliente, cliccando sul link presente nell’sms, viene indotto ad inserire i suoi dati bancari, consegnandoli di fatto ai cyber-criminali.

Il vishing invece consiste nel contattare la potenziale vittima tramite una telefonata, in cui un finto operatore di banca tramite diversi raggiri la convince a fornire i codici dispositivi del proprio rapporto bancario. Spesso il finto operatore spinge la vittima a rilasciare i suoi dati proprio con la scusa di evitare truffe da parte di terzi.

Gli utenti, disorientati, rilasciano i dati personale aprendo inconsapevolmente le porte del loro conto bancario agli hacker. Anche in questo la telefonata sembra provenire effettivamente dalla propria banca, condizione che rasserena la malcapitata vittima.

La frode si concludeva infine con il prelievo presso gli ATM abilitati con modalità cardless. In totale il gruppo ha effettuato 92 frodi su tutto il territorio nazionale, per un totale di 94.700,00 euro.

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