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Dalla pagina Facebook della Regione Siciliana.

Riavvio di molte attività in Sicilia dal 15 giugno

Pubblicato il 14 Giugno, 2020

Riavvio di attività economiche e sociali in Sicilia. Un riavvio per sancire un ritorno alla cosiddetta “normalità” a partire dal 15 giugno. “Visto l’andamento della situazione epidemiologica, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato una nuova ordinanza che, a partire da lunedì, consentirà il riavvio, nell’Isola, di numerose attività economiche e sociali”, comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Il riavvio


In particolare, potranno riaprire sale giochi, sale scommesse e sale bingo; sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, fiere e i congressi; centri benessere, centri termali (“fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza che sono erogate nel rispetto della vigente normativa”, precisa la Regione), centri culturali e centri sociali; comprensori sciistici; servizi ristorazione; attività dei servizi alla persona; stabilimenti balneari e spiagge di libero accesso.
L’elenco non è terminato. Il riavvio riguarda commercio al dettaglio; attività ricettive; commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e mercatini dei cosiddetti hobbisti); uffici aperti al pubblico; piscine; palestre; anutenzione del verde; musei, archivi e biblioteche; strutture ricettive all’aperto (campeggi); rifugi alpini; attività fisica all’aperto; noleggio veicoli e altre attrezzature; informatori scientifici del farmaco; aree giochi per bambini; circoli culturali e ricreativi; formazione professionale; cinema e spettacoli dal vivo; Parchi tematici e di divertimento; sagre e fiere locali; professioni della montagna (guide alpine e maestri di sci) e guide turistiche.
Riguardo ai servizi per l’infanzia e per l’adolescenza, l’attività sarà consentita a decorrere dal 22 giugno, “previo decreto attuativo dell’assessore regionale delle Politiche sociali, d’intesa con quello della Salute, da emanarsi entro domenica 21. Tutte le attività consentite, per prevenire il rischio di contagio, devono svolgersi secondo le modalità disciplinate della Linee guida”, spiega con linguaggio burocratico la Regione Siciliana.
A parte i comprensori sciistici, un po’ fuori stagione, sono molti i settori che attendevano questo riavvio per recuperare il tempo perduto o tentare di invertire la rotta sul piano economico. “Lo svolgimento degli sport di contatto potrà ripartire da sabato 20 giugno, nel rispetto delle disposizioni di prevenzione del contagio previste nell’ultimo decreto del presidente del Consiglio dell’11 giugno, e previo decreto attuativo dell’assessore regionale dello Sport, d’intesa con quello della Salute, da emanarsi entro giovedì prossimo. Restano invariate le disposizioni precedenti in materia di prolungamento dell’orario di apertura e rinuncia al giorno di chiusura, mobilità e trasporti, prevenzione sanitaria”, aggiunge la presidenza della Regione.

I Centri estivi per l’infanzia possono aprire dal 15 giugno

Luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative: “sono consentite dal 15 giugno 2020 le attività dei Centri estivi, essendo espressamente previsto dall’articolo 1, let. c, del Dpcm 11 giugno 2020”, precisa in una circolare il responsabile della Protezione civile regionale, Calogero Foti. Di conseguenza, “è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidare la custodia e con obbligo di adottare appositi Protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle Linee guida del dipartimento per le Politiche della famiglia di cui all’allegato 8. Tale richiamo della normativa nazionale è già contenuto nell’ordinanza, sicché appare del tutto infondato il timore rappresentato da alcuni operatori di settore. Si aggiunga, inoltre, che la Sicilia ha deciso di anticipare anche l’apertura degli altri servizi al 22 giugno, mentre a livello centrale non è prevista”, si legge nella circolare regionale.

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