« Torna indietro

Sciopero trasporti contro manovre governo, Bonaventura (Uil Trasporti): “Si perde una grande opportunità”

Il segretario della Uil Trasporti di Catania spiega quali sono i punti dello sciopero indetto oggi.

Pubblicato il 26 Aprile, 2024

Nella giornata di oggi i trasporti a Catania e in tante altre città d’Italia hanno avuto un blocco temporaneo a causa dello sciopero dei lavoratori del settore indetto da Cgil e Uil per contrastare le manovre del governo Draghi, che penalizzano e non poco il mondo dei trasporti, in particolar modo nel Meridione, un luogo in cui si sente il bisogno di un incremento infrastrutturale per restare al passo con le altre parti d’Italia.

Nel capoluogo etneo e nella provincia le limitazioni ai soliti servizi hanno visto il capolinea del treno 7 della Ferrovia CIrcumetnea alla stazione Biancavilla Pozzillo, la soppressione del servizio della metropolitana dalle 9 alle 13, quella delle corse del servizio di autolinee Adrano-S.Maria di Licodia delle 12,10, Paternò-Adrano delle 9,55 e Adrano-Paternò delle 12,15 sempre della Circumetnea e l’astensione dal servizio del personale Amts, la società che gestisce il trasporto su gomma a Catania, aderente all’iniziativa dalle 10 alle 18 e dalle 21 fino alla fine del turno.

Il motivo principale dello sciopero è stato l’insieme di manovre che il governo nazionale sta attuando per il settore dei trasporti e il segretario generale della Uil Trasporti di Catania, Salvo Bonaventura, sentito da noi telefonicamente, ha parlato del sit-in svoltosi oggi a Palermo, che ha visto anche la partecipazione dei lavoratori dei diversi comparti. Oltre a ciò ci ha anche dato un’idea di quelli che sono stati punti principali che non vengono visti di buon occhio della manovra finanziaria del governo nazionale, in attesa del pronunciamento del Parlamento, che contribuiscono ad allargare le differenze sociali.

Oggi a Palermo – ha detto Bonaventura – ci sono state le rappresentanze di tutti i comparti, come il trasporto pubblico o quello dell’igiene ambientale, che non è stato presente in quanto in regime di franchigia, ma che non ha fatto mancare la propria solidarietà. Erano presenti i segretari regionali della Cgil e della Uil, mentre quelli nazionali erano in collegamento video. Quello verso cui noi puntiamo il dito è l’iniquità della manovra finanziaria del governo, che non colpisce l’evasione fiscale, non assicura pensioni adeguate per i giovani di adesso e soprattutto tenta di ripristinare la legge Fornero come era agli inizi. Le detrazioni dai redditi non fanno alcuna differenza tra chi ne ha di più e chi ne ha di meno e le ritenute dell’Irpef non tengono in considerazione le organizzazioni sindacali. In questo modo si allargano le forbici tra ricchi e poveri e tra nord e sud. Noi non contestiamo gli aiuti dati alle aziende, ma così facendo si perde una grande opportunità per sfruttare nei finanziamenti europei allo scopo di diminuire le differenze sociali e quindi di ripartire economicamente. Per noi lo sciopero di oggi non è un punto di arrivo, ma di partenza e cercheremo di capire cose vuole il Parlamento, che ancora non si è espresso, per dare voce a chi ha bisogno”.

About Post Author