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Torremaggiore

Strage di Torremaggiore, emergono altri agghiaccianti dettagli sul killer: “È un mostro, quell’ossessione per la figlia…”

Pubblicato il 11 Maggio, 2023

Torremaggiore è ancora sotto choc per la strage compiuta daTaulant Malaj, il panettiere 45enne che ha ucciso il vicino di casa Massimo De Santis ritenuto l’amante della moglie e la figlia Jessica, di 16 anni, intervenuta per salvare la donna.

Tefta Malaj, la donna scampata miracolosamente alla furia cieca del marito, per quanto ancora scioccata ha voluto ripercorrere in un’intervista a News 24 Albania quella terribile notte e, dal suo racconto, emergono particolari ancora più inquietanti sul marito.

Il racconto di Tefta Malaj: “Molestava nostra figlia, è un mostro”

La donna ha dipinto l’uomo come un orco e ha raccontato le presunte violenze del passato: “Mio marito è un mostro. Fino a due anni fa ha molestato sessualmente nostra figlia. È successo diverse volte…Mia figlia non gli voleva più parlare ed è per questo che non solo gli ha rovinato la vita, ma l’ha anche ammazzata”.

Tefta è convinta che l’uomo avesse pianificato quella strage: “Stavamo tutti quanti dormendo a quell’ora. Lui quella notte non lavorava, era di riposo a casa. Non ho sentito che usciva, poi l’ho visto rientrare”. La donna è convinta che il marito volesse uccidere anche il loro figlio di 5 anni, che si sarebbe salvato solo perché si sarebbe nascosto: “Ha preso il bambino con il coltello e lo voleva ammazzare. Io mi sono buttata per salvare il bambino. Il piccolo dormiva nel lettino attaccato al letto matrimoniale. Poi lui ha dato tanti colpi di coltello a me, non mi ricordo quanti. Faceva dei video mentre dava calci e pugnalate con il coltello. Mia figlia dormiva, ha sentito i rumori e si è alzata”.

La difesa di Taulant Malaj

Il panettiere 45enne ha ammesso di aver ucciso il vicino, ritenendolo l’amante della moglie, ma ha negato che voleva uccidere anche il figlio di 5 anni. Teoria ribadita dai suoi avvocati e che sarebbe confermata anche dalle telecamere di sorveglianza: il bambino non si sarebbe nascosto ma avrebbe assistito all’intera scena.

Gli avvocati raccontano al Corriere della Sera che l’uomo sta gradualmente recuperando la lucidità: “Sta via via prendendo consapevolezza della tragedia avvenuta. Non poteva reggere alle domande perché molto, molto provato”.

Il 45enne ha provato a giustificarsi spiegando che aveva il diavolo in corpo e che la sua mente era totalmente annebbiata dalla rabbia, ma che non era sua intenzione uccidere la figlia.

Intanto Tefta Malaj ha potuto riabbracciare il figlio di 5 anni, accompagnato dalla zia all’ospedale per far visita alla madre.

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