Pubblicato il 25 Agosto, 2021
“Non esistono parole per descrivere il mio stato d’animo in questo momento, non riesco ancora a realizzare che tu non ci sia più”.
Ilenia non riesce a darsi pace. Con Chiara era accanto a Vanessa quella maledetta sera, quando Antonino Sciuto le ha raggiunte ad Acitrezza per uccidere Vanessa, Vanessa Zappalà, la 26enne che piangono un’intera comunità e tutti coloro che non riescono ad accettare l’orrore che arroganza, grettezza impongono a una società debole, indifesa.
Ieri sera a Trecastagni, dove Vanessa viveva e lavorava, la commovente fiaccolata condivisa da chi la amava davvero; una disperata ricerca di comunicazione con chi è stato violentemente, ingiustamente strappato, anche attraverso i social. L’illusione di sconfiggere la morte, di cancelarre subito l’incubo, di sublimarlo nella luce delle fiammelle, nel risplendere di cuori, nel volo libero di palloncini rosso passione, vita che vibra.
“Per me eri fondamentale, eri la spalla su cui potevo contare, l’amica che tutti vorrebbero avere, una ragazza di una dolcezza infinita, non meritavi tutto questo amore mio…”, si sfoga Ilenia.
“Ogni parola in questo momento sarebbe superflua, ho solo tanta rabbia e tristezza dentro me, pensare che passavamo ogni giorno insieme e adesso non ci saranno più le nostre conversazioni fino al mattino, o le nostre risate e i nostri concerti in macchina con le nostri canzoni preferite, fa troppo male”, rivela.
Eppoi il beffardo senso di colpa che si abbatte su chi della violenza è pure vittima, anche se indiretta: “Perdonami amore mio se non ho potuto fare niente per aiutarti, mi sento terribilmente in colpa per questo, ma la paura di quel momento ha preso il sopravvento”.
“Adesso ogni qual volta che riderò o piangerò, penserò sempre a te, rimarrai in ogni mio gesto, tu ora non ci sei più, ma la nostra amicizia è rimasta qui, su questa terra, e nel mio cuore, per sempre – conclude Ilenia –
Una parte di me, è morta con te.
Ciao angioletto mio, mi mancherai per sempre”.
About Post Author
