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Congresso Cgil, alla StMicroelectronics di Catania vince il documento di Landini

Pubblicato il 29 Aprile, 2024

Per tre giorni, dal 15 a l 17 novembre, alla StMicroelectronics di Catania, principale realtà industriale della Sicilia e tra le più importanti del Sud, si sono svolte le assemblee congressuali della Fiom Cgil. Un appuntamento attesissimo negli ambienti sindacali e non solo, che si ripropone ogni quattro anni, in cui si sono confrontati i due documenti congressuali che stanno alla base del congresso nazionale della Cgil: quello che vede come primo firmatario il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e quello dell’area “Riconquistiamo tutto” rappresentato dalla dirigente nazionale Eliana Como. Al termine delle cinque assemblee, che hanno registrato una forte partecipazione dei lavoratori, si è passati al voto degli iscritti che, a maggioranza, si sono espressi a favore del primo documento congressuale.

Grande la soddisfazione per l’esito del voto sui documenti e sulle liste di delegati tra i dirigenti che hanno sostenuto il primo documento: “Tre giorni belli e appassionanti alla StMicroelectronics di Catania”, ha commentato Ciccio Furnari, Rsu del sito di Catania. “Tre giorni di assemblee congressuali, di dibattito vero e di grande partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori – ha continuato Furnari – in cui si sono confrontati due documenti congressuali, quello a prima firma Maurizio Landini, e il secondo promosso da Eliana Como. Le iscritte e gli iscritti Fiom hanno voluto premiare con il loro voto il primo documento, che anch’io ho sostenuto con convinzione assieme ad altri delegati e dirigenti consegnandoci la vittoria. Non nascondo – ha continuato Furnari – di essere felice per aver superato quest’ennesima prova democratica (di consenso) dopo l’affermazione alle elezioni Rsu. Ringrazio Barbara Tibaldi segretaria nazionale della Fiom, per averci sempre sostenuto. Assieme alla capolista primo documento Rosy Scollo – ha concluso il sindacalista – sono stato eletto anch’io delegato al congresso provinciale della Fiom e della Camera del Lavoro. Ancora una volta, attraverso percorsi democratici, le lavoratrici e i lavoratori hanno deciso da che parte stare”.

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