11 settembre 2001

9/11: La reazione politica e militare del Paese

“Gli attacchi terroristici possono scuotere le fondamenta dei nostri edifici più grandi, ma non possono toccare le fondamenta dell’America. Questi atti frantumano l’acciaio, ma non possono intaccare l’acciaio della determinazione americana.” Con queste parole, alle nove della triste sera del 11 settembre 2001, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush spronava il Paese a reagire.

9/11 L’America, un paese ferito

Gli USA, il paese più potente, rispettato e temuto al mondo. Il Pentagono, un simbolo di sicurezza e controllo ben oltre i confini nazionali. Ma soprattutto lei, New York, la città delle città, la più iconica e rappresentativa dei nostri tempi. Un sistema di ideali e simboli condivisi, non solo fra i cittadini americani ma in larga parte del pianeta. Un giorno però decollano quattro aerei di linea e tutto quello che appariva certo e faceva da riferimento per molti viene improvvisamente messo in dubbio, lasciando segni indelebili.