Pubblicato il 7 Giugno, 2021
I carabinieri del Nas di Catania hanno sequestrato tre ambulanze private durante controlli eseguiti tra gli operatori del settore che operano all’esterno dell’ospedale di Caltagirone.
Le ambulanze non avevano autorizzazione sanitaria e avevano estintori scaduti ma, per le condizioni generali, sono state ritenute “in condizioni di degrado tali da pregiudicare la sicurezza e salubrità dei pazienti trasportati”.
I militari del Nas e hanno denunciato alla Procura operatori, autisti e improvvisati soccorritori; due operatori indossavano il tipico abbigliamento di soccorso sanitario, sebbene in assenza di automezzi nelle adiacenze. Tale comportamento è stato ritenuto utile al reclutamento di potenziali clienti e familiari che uscivano dai reparti per offrire, a pagamento, il servizio di trasporto sanitario per gli ammalati.
Questa condotta, secondo i carabinieri del Nas, era “finalizzata ad eludere eventuali controlli degli automezzi durante i periodi di stazionamento vicino l’ospedale”: le ambulanze, infatti, erano nella sede operativa dell’associazione privata, lontano dall’ospedale, ed erano anch’esse senza autorizzazioni sanitarie e di requisiti di sicurezza, come tutta la sede operativa.
Tra i mezzi sequestrati, c’è anche un’ambulanza riconducibile ad uno dei soggetti coinvolti nell’operazione “Requiem” (destinatario di misure cautelari) dello scorso 25 maggio, condotta dai carabinieri di Caltagirone.
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