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Navi al porto di Catania, protestano gli studenti del Liceo Spedalieri: Polizia interdice passaggio a manifestanti al Molo Centrale

Gli studenti del Liceo Classico Spedalieri di Catania hanno partecipato all’assemblea di ieri sera a un centinaio di metri dalla Geo Barents al porto di Catania.

Pubblicato il 8 Novembre, 2022

La Federazione Del Sociale USB Catania esprime militante solidarietà alle studentesse e agli studenti del Liceo Classico Spedalieri che stamattina hanno proclamato lo stato di agitazione e indetto un’assemblea autogestita per protestare contro il sequestro da parte del governo italiano dei naufraghi ancora a bordo delle navi Ong Humanity1 e Geo Barents da giorni ormeggiate nel porto di Catania.

Ieri sera, durante la partecipata assemblea indetta dal presidio antirazzista e solidale, che si è tenuta a un centinaio di metri dalla Geo Barents, studentesse e studenti medi e universitari avevano lanciato l’appello per la mobilità studentesca in città. La protesta dello Spedalieri sicuramente non resterà un caso isolato, come si legge nel comunicato studentesco, 

“Ciò che sta avvenendo al porto della nostra città non è accettabile – si legge nella nota –. Tutti noi abbiamo preso atto della necessità di mobilitarci, uniti, contro questo macabro teatrino. Non possiamo restare inermi dinnanzi alla solita vecchia retorica di distrazione di massa sulla pelle dei più deboli. Non abbiamo paura di essere tacciati di buonismo, noi siamo qui oggi a urlare che Catania è città di solidarietà e di accoglienza, nessun uomo è “illegale”. Ci parlano di ‘cernita’, ‘carico residuale’, ‘vulnerabili’ e, conseguentemente di ‘invulnerabili’. Si dimenticano però di star parlando di esseri umani. Duecentocinquanta vite umane, tenute in ostaggio…. Come sindacato conflittuale e di base, così come abbiamo fatto nel 2018 contro il sequestro  dei profughi che si trovavano a bordo della nave militare Diciotti, siamo presenti dentro il porto e in città per contrastare questa ennesima violenza che lo Stato italiano sta consumando attraverso i governanti di turno; per contrastare anche le ‘passarelle’ di chi, esponenti politici e sindacali, non ha mai messo in discussione il Trattato italo-libico, trattato che ha permesso la realizzazione in Libia dei famigerati campi di detenzione e di tortura, trattato firmato dal PD attraverso l’allora ministro Minniti, e che oggi si presenta, senza provare vergogna, come paladin* dei diritti umani. MOBILITIAMOCI TUTTE E TUTTI PER DARE VITA SABATO POMERIGGIO AD UNA PARTECIPATA E FORTE MANIFESTAZIONE DI LOTTA!”.

Intanto è notizia di oggi che la Polizia di Stato ha interdetto ai manifestanti il passaggio nel Molo Centrale, punto del porto in cui è presente la nave Geo Barents.

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