Pubblicato il 19 Novembre, 2022
Continua a Catania la telenovela riguardante il crollo della palazzina di via Castromarino, avvenuto il 20 gennaio del 2020 nell’ambito dei lavori di scavo della tratta della metropolitana Stesicoro-Palestro.
Dopo quello che è accaduto alla fine dello scorso mese di settembre, con l’asportazione da parte dei Vigili del Fuoco di un pezzo di cornicione di una certa dimensione, nella giornata di ieri c’è stato un nuovo sopralluogo con annessa presentazione di un esposto-denuncia per la revoca della richiesta di archiviazione di diffida a conoscere lo stato dei luoghi.
Nella giornata di ieri infatti i residenti della palazzina hanno provato ad accedere, ma il responsabile della Protezione Civile di Catania, Marco Romano, ha detto che il Comune era assente e ha fissato un nuovo incontro con i residenti per il prossimo 28 novembre.
La portavoce degli sfollati Oriana Pappalardo spiega però come le sorprese in negativo non finiscano mai: “Il Comune ci ha convocati per lunedì 28 novembre per consegnarci la documentazione che attesta che le case sono agibili, perché i Vigili del Fuoco senza tutto questo non ci fanno entrare. Ma in seguito ci siamo accorti che all’altezza dell’ex numero civico 3 di via Castromarino c’è un avvallamento sospetto. Così sono tornati i pompieri dopo che li abbiamo chiamati, hanno chiamato la manutenzione stradale del Comune di Catania e hanno richiuso quel pezzo di via Castromarino dall’inizio della strada fino ai primi garage, in modo tale che i condomini possano entrare e uscire dal garage. Non si capisce se è il tombino di Fastweb che è venuto giù o c’è qualche altro problema, perché lì c’è una precisa corrispondenza con la talpa di scavo della galleria”.
Immagine di repertorio
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